«La legge divoratrice di elettricità distrugge la nostra sicurezza energetica!»

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Troppo costosa e troppo estrema: la legge divoratrice di elettricità del centro-sinistra è un disastro per l’approvvigionamento energetico svizzero, per l’economia, per il nostro splendido paesaggio e per ognuno di noi. Aggraverà in modo massiccio la penuria di energia elettrica. I costi esploderanno. Tutto ciò dev’essere evitato con una vittoria del NO il 18 giugno, ha dichiarato il presidente dell’UDC Marco Chiesa alla conferenza stampa dell’ampio comitato contrario alla legge.

“Con la legge divoratrice di elettricità ripeteremo gli stessi errori della fallimentare Strategia Energetica 2050”, afferma il presidente dell’UDC Svizzera Marco Chiesa alla conferenza stampa del Comitato per il NO a Berna. “Siamo nel bel mezzo di una crisi energetica ed elettrica autoimposta e la aggraveremo ulteriormente”. La legge divoratrice di elettricità va ben oltre la legge sul CO2 che è stata bocciata dai cittadini. ” Comporta un divieto di fatto per la benzina, il diesel, l’olio da riscaldamento e il gas. Guidare un’auto e riscaldarsi sarà possibile solo con l’elettricità”. La conseguenza è che in futuro avremo bisogno di molta più energia elettrica, pur essendo già oggi troppo poca e troppo costosa. Il Consigliere agli Stati ticinese sottolinea che un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente è fondamentale per la popolazione e per mantenere i posti di lavoro e la prosperità.

“Divieti poco svizzeri e migliaia di Franchi di costi aggiuntivi”

Poiché la domanda di energia elettrica in Svizzera raddoppierà con questa legge, si tratta in realtà di una “legge divoratrice di elettricità”, afferma il Consigliere nazionale e responsabile della campagna Michael Graber. “La legge divoratrice di elettricità aggraverà la crisi energetica e determinerà un’esplosione dei costi – dai 3’000 Franchi all’anno pro capite di oggi fino a 9’600 franchi -, nonché divieti e un paternalismo essenzialmente poco svizzeri”. Queste drastiche conseguenze sono state evidenziate sia dal soggetto della campagna apartitica sia dal soggetto dell’UDC Svizzera. Grazie al successo del referendum dell’UDC, il 18 giugno i cittadini avranno l’ultima parola.

“Gli affitti diventeranno insostenibili per le persone con un reddito normale”.

Anche il presidente Hans Egloff dell’Associazione svizzera dei proprietari fondiari (APF-HEV), che ha deciso di raccomandare il “NO”, sta lottando con tutte le sue forze contro le misure imposte dalla legge. Le intenzioni possono essere buone. “Ignorano completamente il fatto che non abbiamo abbastanza elettricità per attuare questa strategia. Se la legge divoratrice di elettricità venisse approvata, i sistemi di riscaldamento a gas e a olio tuttora funzionanti dovrebbero essere smantellati. I proprietari di casa potrebbero essere costretti a effettuare costose ristrutturazioni. “Le persone anziane e le famiglie con redditi medio-bassi soffriranno particolarmente per i prezzi elevati dell’elettricità e per le pigioni insostenibili, a seguito delle ristrutturazione imposte”, afferma Egloff. I proprietari di case e gli inquilini che già si riscaldano con le energie rinnovabili dovranno invece fare i conti con prezzi dell’energia elettrica molto più elevati e blackout.

“La legge divoratrice di elettricità danneggia l’agricoltura”

“La legge divoratrice di elettricità porterà molte famiglie di agricoltori alla rovina”, avverte il Consigliere nazionale e agricoltore Pierre-André Page. Saranno necessarie costose ristrutturazioni forzate degli edifici e del parco veicoli. I trattori e gli altri macchinari agricoli dovranno essere convertiti all’energia elettrica. L’agricoltura “esente da carne” prospettata dall’obiettivo “zero emissioni” prescritto dalla legge comporterebbe una forte riduzione del bestiame e del reddito agricolo. Inoltre, si perderanno preziosi terreni coltivati da destinare alla costruzione di parchi solari ed eolici su larga scala. Tutto ciò si ripercuoterà anche sui consumatori: i prodotti alimentari diventeranno molto più costosi. “La legge divoratrice di elettricità è estrema e dannosa; proviene originariamente dagli stessi ambienti delle iniziative agricole rosso-verdi”, afferma Page.

“Molti fanno già oggi fatica a pagare gli alti costi dell’energia”

Anche GastroSuisse, la più grande associazione di categoria per il settore alberghiero e della ristorazione, fa parte dell’ampia alleanza del comitato per il NO. “Siamo favorevoli all’obiettivo “zero emissioni”, ma non tramite leggi e divieti”, afferma il presidente di Gastrosuisse Casimir Platzer. Gli hotel e i ristoranti devono essere riscaldati e il cibo deve essere cucinato. Visti i modesti margini di guadagno, l’industria dell’ospitalità dipende inevitabilmente dalla stabilità dei prezzi dell’elettricità. “Gli aumenti dei prezzi rappresentano un pesante fardello per l’industria dell’ospitalità. Molte aziende riescono già oggi a malapena a pagare gli alti costi dell’energia; con la legge divoratrice di elettricità, la situazione peggiorerà, poiché questa legge comporta alti costi di investimento e prezzi dell’energia elettrica ancora più elevati”, afferma Platzer.

Un avvertimento contro la “frenata definitiva” dell’economia svizzera

“La legge divoratrice di elettricità frenerà l’economia svizzera”, afferma l’imprenditrice e Consigliera nazionale Diana Gutjahr. Finora la Svizzera ha intrapreso un percorso di successo in termini di politica climatica. Mentre l’indice di produzione è quintuplicato rispetto al 1990, le emissioni di CO2 sono diminuite del 10% nello stesso periodo. Migliaia di aziende hanno già effettuato investimenti mirati e risparmiato CO2. “Le aziende ad alta intensità energetica stanno già soffrendo per l’aumento dei costi e per la minaccia di una penuria di elettricità: la legge divoratrice di elettricità rappresenterà per loro il colpo di grazia”, afferma Gutjahr. I posti di lavoro andranno persi. Per mantenere la prosperità e la competitività sono necessari elettricità a prezzi accessibili, più mercato, un approvvigionamento energetico affidabile, un alto grado di autosufficienza e un ampio mix energetico.

Prevenire il degrado del paesaggio – garantire l’approvvigionamento energetico

Un “sì” alla legge divoratrice di elettricità sarebbe negativo anche per la natura e il paesaggio, sottolinea la Consigliera nazionale Monika Rüegger. Lei calcola che dovremo sostituire il 60% del nostro fabbisogno energetico con l’elettricità. Ciò richiederà altre 17 centrali di pompaggio grandi come la Grande Dixence, circa 5.000 pale eoliche e milioni di metri quadrati di pannelli solari. “La nostra bella patria svizzera non sarebbe più riconoscibile”. Ciononostante, l’elettricità sarebbe ancora troppo poca, soprattutto nei mesi invernali, perché non saremmo in grado di immagazzinarla a sufficienza. Non possiamo nemmeno fare affidamento sulle importazioni: “I paesi vicini non hanno abbastanza elettricità”.

Riassumendo, il presidente dell’UDC Svizzera Marco Chiesa sottolinea a nome dell’ampia alleanza per il NO: “La legge divoratrice di elettricità fa l’esatto opposto di quello che sostengono i suoi promotori: non aumenta la sicurezza energetica, ma la mette in pericolo. Non rafforza l’economia, ma la indebolisce. Non salva la natura, ma la inquina”. Ecco perché è necessario un NO convinto il 18 giugno!

Indirizzo

Comitato apartitico contro la legge divoratrice di elettricità
c/o SVP Svizzera
Casella postale
3001 Berna