Argomentario

Anche se già oggi non abbiamo abbastanza elettricità, questa legge estrema equivale di fatto a un divieto dell’olio da riscaldamento, del gas, del diesel e della benzina, cioè del 60 per cento dell’energia che consumiamo. Il riscaldamento e le auto potranno funzionare soltanto con l’elettricità. Ci sarà quindi un aumento massiccio del consumo di corrente e le economie domestiche dovranno sborsare ogni anno migliaia di franchi in più. Il paesaggio verrà tappezzato di panelli solari e turbine eoliche, senza che tuttavia in inverno sia garantito un approvvigionamento in elettricità a prezzi ragionevoli. Per questi motivi occorre dire no a questa costosa legge divoratrice di elettricità!

Esplosione dei costi dell’elettricità

Già oggi le persone con un reddito normale, le famiglie, i pensionati, gli alberghi, i ristoranti e le imprese devono fare i conti con prezzi elevati per l’elettricità e l’energia. La ristrutturazione dell’approvvigionamento energetico prevista dalla nuova legge è irrealistica e secondo uno studio causerà costi per almeno 387 miliardi di franchi, ossia oltre 1400 franchi di costi supplementari all’anno per persona. Uno studio del Politecnico federale di Zurigo stima che i costi dell’energia triplicheranno. Ciò equivale a 6600 franchi di costi supplementari per persona all’anno. Con questa legge, l’elettricità e l’energia diventeranno un lusso per ricchi. L’industria dovrà limitare la produzione o trasferirla all’estero. I proprietari di immobili dovranno investire ingenti somme e le pigioni aumenteranno.

Abbandono precipitoso delle energie fossili

Questa legge estrema porterà a un divieto dei combustibili fossili come olio da riscaldamento, benzina, diesel e gas, senza che vi sia un piano per garantire una sufficiente produzione di elettricità a prezzi accessibili per alimentare le auto elettriche, le pompe di calore ecc.

Una dismissione senza un piano:

Il centro-sinistra vuole bandire i combustibili fossili come il gasolio da riscaldamento, la benzina, il diesel e il gas entro il 2050 per raggiungere l’obbiettivo delle «zero emissioni». Ciò, senza avere un piano su come produrre contemporaneamente una quantità sufficiente di elettricità indigena e a prezzi accessibili per tutti noi.

Aumenterà la penuria di elettricità

Come si può pensare di sostituire il 60 per cento del fabbisogno energetico svizzero con l’elettricità? Secondo i calcoli, occorrerebbero 17 nuove centrali di pompaggio delle dimensioni della Grande Dixence, circa 5000 turbine eoliche e 70 milioni di metri quadrati di impianti fotovoltaici supplementari. Questo comporterà un deturpamento della natura e del paesaggio. E nonostante tutto ciò, d’inverno non avremo abbastanza energia eolica e solare poiché è impossibile accumulare l’elettricità in quantità sufficienti. La crisi attuale dimostra inoltre che non si può far affidamento sulle importazioni.

La sicurezza dell’approvvigionamento è in pericolo

L’abbandono precipitoso delle energie fossili minaccia la sicurezza del nostro approvvigionamento energetico. Dipenderemo ancora di più dalle condizioni meteorologiche e dalle risorse estere. Per garantire un approvvigionamento sicuro occorre invece dapprima puntare sullo sviluppo di diverse fonti energetiche (senza divieti tecnologici) e solo in seguito pianificare in modo sicuro l’abbandono delle energie fossili.

Rieducazione imposta dallo Stato

Il Consiglio federale può esigere autonomamente misure estreme come costosi risanamenti delle abitazioni, la sostituzione di riscaldamenti a olio o a gas ancora funzionanti, il divieto di automobili a benzina o il divieto di viaggiare in aereo o di consumare carne.

Indirizzo

Comitato apartitico contro la legge divoratrice di elettricità
c/o SVP Svizzera
Casella postale
3001 Berna